Chi siamo
Siamo una delle vecchie famiglie di Scutari. Il nostro bisnonno Hasan Kaduku, il primo dentista laureato in Albania, dopo aver compiuto i suoi studi all'Università di Istanbul e aver aperto il primo studio dentistico in Albania, desiderava che anche il figlio facesse la sua stessa professione e per tale motivo lo mandò a Horn, in Austria. In seguito a una grave malattia polmonare suo figlio, Haki, verrà mandato in un luogo dal clima più caldo e salubre, quindi a Istanbul, dove finirà gli studi nel 1926. Così iniziarono a lavorare insieme come dentisti, padre e figlio, in uno studio al centro della città, piccolo locale preso in affitto, distante 15 minuti dal centro.
Nel 1940 il nonno compra una casa nel centro della città e costruisce una nuova che adesso è proprio la sede di Hotel Kaduku.
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Con l'occupazione tedesca dell'Albania il comando tedesco chiede ad Haki, divenuto il responsabile dello studio e il patriarca della famiglia, di collocare il proprio quartier generale a Scutari all'interno della loro casa. Il dottor Haki Kaduku con gentilezza ma con fermezza rifiuta, rispondendo in quella lingua che lui aveva imparato in Austria: « Non è possibile. Questa casa io l'ho tirata su per me e per i miei figli.». L'ufficiale rispose che non esiste la parola “impossibile” per l'esercito tedesco ma alla fine, dinnanzi al diniego ripetuto e fermissimo del dottor Kaduku, si arrese: «E allora goditela la tua casa. Buon lavoro e scusate il disturbo!.» disse infine. Dopo la guerra questa situazione si ripresentò in altre condizioni storiche. In Albania così come nell'Europa dell'Est era stato imposto il potere comunista e ogni volta che il governo popolare mandava i suoi delegati a Scutari, bisognava liberare la casa per i “graditi ospiti” e farla diventare un albergo per i rappresentanti del popolo, così che la famiglia Kaduku andava ad alloggiare da parenti. Fin qui comunque si sopravviveva, poi nel 1950 fu emanata la legge per cui lo Stato poteva requisire le case delle persone più agiate per ospitare le famiglie povere di Scutari. Così nella nostra casa vengono alloggiate altre quattro famiglie: ecco perché possiamo dire che quella casa era nata per essere un albergo, con buona pace del bisnonno che avrebbe voluto tenersela solo per sé e per i suoi figli! Non passò molto tempo che vennero requisite dallo Stato anche le due cliniche dentistiche del nonno e del bisnonno con tutto l'equipaggiamento e l'attrezzatura più moderna per l'epoca. E i risarcimenti? Nessun risarcimento in un paese comunista, perché ciò che è di uno è di tutti! Nel 1953 arrivò alla famiglia Kaduku l'ordine di abbandonare la casa perché doveva diventare l'Asilo- Nido per i bambini, data la sua posizione centrale in città. L'asilo doveva avere una collocazione solo temporanea, per soli sei mesi, invece fu soltanto nel 1990, dopo la caduta del muro di Berlino, che abbiamo potuto riaprire la casa per viverci... Fino al 1990 lo Stato comunista albanese ci ha concesso, ai legittimi proprietari, di poter vivere sul terrazzo al terzo piano...Quello che i nazisti non avevano preso al nonno Haki lo hanno preso con gli interessi i solerti funzionari del partito popolare. Nel 1990, quando la nostra famiglia rientra a casa, il bisnonno Hasan è già morto da tempo e anche il nonno Haki, che era morto da dodici anni, senza aver potuto vedere la sua casa liberata dagli occupanti. Era la primavera del 1990, davvero una primavera per noi, quando abbiamo deciso di riprendersi la casa e di murare l'ingresso. L'indomani rivolta davanti alla casa le educatrici e i genitori dei bambini urlavano che stavamo mandando via “i figli del popolo per diventare capitalisti”, ma in realtà stavamo cercando di prendere la nostra casa! Arrivò la polizia: i poliziotti distrussero il muro e portarono mio padre e mio zio nel cosiddetto Ufficio Politico della Polizia, che adesso è stato riaperto a Scutari con il nome di Museo degli Orrori Comunisti, un luogo terribile dove sono avvenuti crimini contro l'umanità, torture inimmaginabili contro gli oppositori al regime comunista. Mio padre e mio zio per fortuna non furono torturati. Li fecero aspettare a lungo, l'impiegato chiese che cosa avessero fatto, mio padre rispose che avevano chiuso la porta del asilo, che doveva essere collocato presso di loro solo temporaneamente, e si erano ripresi la loro casa. L'impiegato rispose che avevano fatto bene e che potevano godersela, la loro casa. Mio padre con le ali ai piedi ritornò a casa comunicandoci la notizia che eravamo liberi di vivere lì. Finalmente dopo più di 40 anni potevano godere la nostra casa.
Ufficio Politico della Polizia, che adesso è stato riaperto a Scutari con il nome di Museo degli Orrori Comunisti, un luogo terribile dove sono avvenuti crimini contro l'umanità, torture inimmaginabili contro gli oppositori al regime comunista.
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La nostra esperienza
Nel 1991 abbiamo aperto l'albergo con una sola stanza, successivamente abbiamo aggiunto un'altra stanza fino a arrivare a cinque stanze. Nel 1999 mio si decise di utilizzare tutte le stanze disponibili e nel 2000 abbiamo iniziato la costruzione di una nuova struttura nel cortile della casa con altre 10 stanze, oggi completamente funzionanti.
Quindi ad oggi abbiamo l'edificio A con 8 stanze, che portano il nome che il nonno aveva dato a seconda del destinatario d'origine: 1 la stanza dei ragazzi, con mobili antichi,con due lettini singoli, 2 la stanza dei genitori, con letto matrimoniale e divano letto, 4 stanza da bagno, con letto matrimoniale, 5 il laboratorio del nonno, con due letti singoli, 6 clinica di emergenza, con un letto singolo, 7 la sala da pranzo con 4 letti, 8 lo studio con due letti singoli L'edificio B (quello nuovo) con 10 stanze che si distinguono per i colori dell'arredo: la stanza verde, la stanza panna, la stanza gialla, la stanza rossa, la stanza blu e la stanza granchio. Tutte le stanze sono dotate di aria condizionata, di zanzariere, di tapparelle e tv. Ogni bagno è dotato di cabina doccia, wc, bidet, asciugacapelli e asciugamani, finestra e/o aerazione forzata.
L'albergo è dotato di un ristorante per la colazione (molto ricca, con alimenti di produzione propria) compresa nel prezzo del soggiorno. Si può prenotare il pranzo o la cena, che saranno sempre un mix di piatti tradizionali albanesi e moderni.